
Tra i rimedi che un naturopata può suggerire ce n’è uno particolarmente potente e a costo zero: il contatto con la natura.
Natura vs Uomo?
L’uomo si è evoluto nella natura, sottostando ai suoi ritmi e alle sue leggi, esposto ai suoi pericoli, dipendendo dalle sue risorse. Eppure Homo è diventato sapiens proprio sviluppando strumenti e tecnologie che gli hanno permesso di domare le forze della natura, affrancandosi sempre di più da essa. Dalla scoperta del fuoco alle luci led, dalla caccia alla carne sintetica, dalla raccolta di alimenti stagionali alla globalizzazione, che rende qualsiasi cibo sempre disponibile.
Questo stile di vita così antropizzato è diventato per noi la norma e, ritrovandoci in un ambiente silenzioso e privo di cemento, siamo quasi pervasi da un senso di diffidenza e smarrimento (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935118303323?via%3Dihub). Incredibilmente, percepiamo come stressante più una foresta che un centro commerciale in un periodo di saldi!
Ma al di là della nostra percezione, come reagisce il nostro corpo quando torna a contatto con la natura?
Un potente (e gratuito) rimedio
Le antiche medicine sottolineano da sempre l’importanza del vivere in contatto e in armonia con la natura e i suoi ritmi. Tuttavia, alla scienza moderna non basta l’osservazione empirica, ma ha bisogno di dati quantitativi, misurabili. E infatti, negli ultimi anni è cresciuta la mole di dati che riguardano i benefici per la salute umana apportati dal camminare in natura e dal contatto con il verde in generale.
I risultati, seppur imperfetti, danno ragione agli antichi. Le pratiche di bagno nella foresta sembrano ridurre l’attivazione della risposta di stress, potenziare il sistema immunitario, abbassare la pressione sanguigna e migliorare il tono d’umore, solo per fare alcuni esempi (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5580555/).
E non è necessario immergersi in una foresta vergine o raggiungere la cima di una montagna innevata per beneficiare del contatto con la natura. Basta praticare il giardinaggio o fare una passeggiata in un parco cittadino.
Pratiche da fricchettoni?
Vi sembra roba da fricchettoni che abbracciano gli alberi? Può darsi, ma prima di etichettare in questo modo il contatto con la natura, provate a osservarvi. Provate ad andare in un luogo fortemente antropizzato, che sia un mercato generale, un centro commerciale o le vie trafficate del centro della vostra città. Fate caso a quanti stimoli (visivi, acustici, olfattivi) ricevete e come vi fanno sentire.
Cosa provate quando siete immersi in una nuvola di gas di scarico; quando alle vostre orecchie arrivano rumori e suoni che si sovrastano tra loro; quando i vostri occhi sono colpiti da forti luci artificiali?
Provate poi, a camminare per qualche decina di minuti nell’angolo più tranquillo di un parco cittadino. Osservate come i colori sono più tenui e delicati. Ascoltate il canto degli uccelli o guardate gli scoiattoli rincorrersi tra i rami. Provate a immergere le mani nell’erba, ad annusare le foglie cadute, a cercare funghi e fiori colorati.
Come vi fa sentire?
La via della natura
Il termine naturopatia può essere ricondotto all’inglese nature’s path, ovvero la via della natura. Questo significa ritrovare una maggiore armonia con la natura, rispettarne i tempi e i ritmi. Ma com’è possibile farlo, se non siamo mai a contatto con il verde? Ecco perché uno dei rimedi più potenti (e gratuiti) che il naturopata ha a disposizione è proprio il vivere la natura, toccarla, godere dei suoi colori, ascoltarne i suoni e i silenzi. E nel fare ciò fare spazio per risintonizzarsi sulla voce della propria natura, per rimettersi in ascolto di sé e capire cosa ci fa stare bene e di cosa abbiamo bisogno.
https://istitutonemi.com/2019/10/22/infiammazione-cosa-puo-fare-la-naturopatia/
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