Cistite: il circolo vizioso delle recidive

cistite

La cistite è una patologia comune, che colpisce soprattutto le donne e viene solitamente trattata con gli antibiotici. Purtroppo, questi farmaci non rappresentano sempre una soluzione definitiva, in quanto molto spesso si verificano episodi di infezioni ricorrenti. Si rischia quindi di cadere in un circolo vizioso, dal quale si può uscire adottando una visione sistemica della cistite, senza limitarsi alla cura del sintomo.

Cistite: un’infezione che nasce nell’intestino

La cistite è un’infiammazione della vescica e delle vie urinarie, che comporta dolore, bruciore e stimolo ricorrente alla minzione. Molto spesso la causa di questa infiammazione è un’infezione batterica e nella stragrande maggioranza dei casi il batterio responsabile é Escherichia coli. E. coli è un ospite normalmente presente nel nostro intestino e in condizioni di equilibrio del microbiota, in termite tecnico si dice eubiosi, i batteri “buoni” tengono a bada la popolazione di E. coli, in modo che non faccia danni.

Dobbiamo, infatti, immaginare il nostro intestino come un grande quartiere, in cui convivono tante famiglie. Ci sono quelle rispettose, che si prendono cura degli spazi comuni e si aiutano a vicenda, altre che se ne stanno più per i fatti loro e altre ancora che aspettano solo che si abbassi la guardia per combinare guai e invadere gli spazi altrui.

Le famiglie più altruiste sono quelle dei probiotici, mentre E. coli appartiene a quei batteri che possono potenzialmente causare danni.

Ma perché si passa dalla eubiosi alla disbiosi? Cosa può sconvolgere l’equilibrio del nostro microbiota?

Tratta bene i tuoi ospiti!

I batteri del nostro microbiota hanno instaurato una relazione di mutuo beneficio con il nostro corpo. Infatti, svolgono per noi tantissime funzioni: ci difendono da possibili patogeni, collaborando con il sistema immunitario; sintetizzano delle vitamine e altre molecole importanti; modulano l’infiammazione e proteggono l’epitelio intestinale; influiscono sul nostro umore tramite la produzione di serotonia… E la lista è ancora molto lunga! (https://www.naturopatiarivoli.com/post/microbiota-e-salute).

In cambio, noi forniamo loro una casa accogliente e cibo in abbondanza. Almeno in teoria!

Troppo spesso, infatti, ci dimentichiamo di trattare bene questi ospiti così graditi, in primis non fornendo le fibre alimentari che consentono loro di ricavare energia e continuare crescere.

Inoltre, l’abuso di alcuni farmaci, rappresenta un fattore che perturba grandemente l’equilibrio del microbiota. Tra questi troviamo gli inibitori di pompa, gli antinfiammatori non steroidei (FANS), gli psicofarmaci e, ovviamente, gli antibiotici.

Antibiotici: sì, ma…

La disponibilità degli antibiotici rappresenta un vantaggio incredibile nella lotta alle infezioni batteriche. Tuttavia, questi microrganismi hanno la capacità di sviluppare molto rapidamente dei meccanismi di resistenza, che li rendono velocemente immuni agli antibiotici. E’ il fenomeno che viene chiamato “antibiotico-resistenza” e che rappresenta una delle grandi sfide per la sanità mondiale (https://istitutonemi.com/2019/08/26/antibiotico-resistenza/).

Per questo motivo, l’uso degli antibiotici dovrebbe essere limitato ai casi in cui è strettamente necessario, evitando di usare impropriamente queste potenti armi, ad esempio per malattie virali quali l’influenza o per un tempo non sufficiente.

Cistite: il circolo vizioso

Torniamo quindi alla cistite.

Immaginiamo il caso di una donna, sessualmente attiva, presa tra i mille impegni della vita che le rendono difficile curare come vorrebbe la sua alimentazione e le generano non poco stress. Questo stress, spesso si scarica sull’intestino, facendola correre in bagno tutte le volte che si sente in apprensione per una scadenza o una richiesta imprevista.

In queste condizioni, il suo microbiota perde l’equilibrio e non riesce a contenere la popolazione di E. coli, che non solo cresce, ma migra e, per via dell’anatomia della donna, arriva facilmente all’uretra e poi in vescica. Alla comparsa dei sintomi della cistite, quindi, la protagonista di questo esempio ricorre all’antibiotico, per avere un rapido sollievo dai sintomi e riprendere la sua vita, ignara dell’effetto devastante che questo ha sul microbiota e sul suo equilibrio.

Tuttavia, poiché la sua alimentazione e le strategie per gestire lo stress rimangono invariate, dopo qualche mese la cistite ricompare, costringendola nuovamente ad assumere l’antibiotico. E il ciclo si ripete…

Cistite: consigli per prevenirla

Come si può uscire da questo circolo vizioso e dire addio alla cistite? Sicuramente il primo passo è riportare l’equilibrio nel microbiota, dando man forte alle famiglie di batteri più altruiste. Questo obiettivo è facilmente raggiungibile attraverso una corretta integrazione di probiotici, assicurandosi che sulla confezione sia riportato il numero di unità formanti colonie (U.F.C.) e non solo il numero totale di cellule. E’ inutile, infatti, assumere miliardi e miliardi di cellule batteriche se poi queste non sono in grado di colonizzare a dovere il nostro intestino.

Tuttavia, l’integrazione da sola non è sufficiente. Questi batteri, una volta arrivati a destinazione, devono essere nutriti e diventa, quindi, indispensabile correggere l’alimentazione, arricchendola di fibre (https://istitutonemi.com/2019/03/05/alimentazione-stagionale-perche-e-importante/; https://istitutonemi.com/2023/01/10/alimentazione-consapevole/). Per non irritare l’intestino, è bene aumentare gradualmente la quota di verdure, frutta e legumi, soprattutto se si è abituati ad un’alimentazione molto morbida e raffinata.

All’integrazione di probiotici si può accompagnare l’assunzione di mirtillo rosso americano. Il frutto di questa pianta, infatti, contiene delle sostanze chiamate proantocianine, che si legano ai peletti (in termine tecnico si dice fimbrie) presenti sulla superficie di E. coli. Questo riduce la sua capacità di adesione alla parete della vescica e delle vie urinarie.

Infine, è importante non trascurare la gestione dello stress, soprattutto quando questo si scarica sull’intestino. Il sistema nervoso, infatti, influisce sulla motilità dell’intestino in modo sorprendentemente rapido, in quanto questo organo è direttamente collegato con il cervello (https://www.naturopatiarivoli.com/post/perch%C3%A8-secondo-cervello). Quando avvertiamo ansia e paura, il sistema nervoso centrale comunica questo stato all’intestino che solitamente reagisce velocizzando i tempi di motilità. Il risultato è che corriamo in bagno per via della diarrea, che ovviamente rappresenta un elemento di disturbo per il microbiota.

Poiché lo stress fa parte della vita di tutti, è importante sviluppare strategie e tecniche pragmatiche ed efficaci per gestirlo.

Cistite: l’approccio vincente della naturopatia

Come abbiamo visto, per prevenire e gestire la cistite in modo duraturo ed efficace è necessario una visione olistica.

In questo senso, l’approccio naturopatico può essere vincente. In primis in virtù della sua attenzione all’educazione e alla prevenzione primaria. In secondo luogo perché non si limita al sintomo, ma agisce sulle cause, ovvero quelle abitudini e quei comportamenti che creano le condizioni migliori per l’instaurarsi dell’infezione.

Ovviamente in questo articolo abbiamo fatto riferimento ai casi più comuni e semplici di cistite. Consigliamo, come sempre, di rivolgersi ad un naturopata serio e preparato per una consulenza personalizzata e, qualora ci fosse una condizione più grave, di consultare il medico.

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