Alimentazione consapevole

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Che differenza c’è tra novel food, integratori alimentari e cibi funzionali? Facciamo chiarezza.

Negli ultimi anni l’attenzione al benessere della persona è cresciuta esponenzialmente. Nell’ambito del benessere, l’alimentazione ricopre un ruolo fondamentale per la salute umana ed i concetti di nutrizione e di dieta si sono ampliati nel corso della storia. Se alimentarsi significa introdurre cibo nel nostro corpo, nutrirsi invece, ha a che fare con le proprietà di ciascun cibo e con l’apporto di determinate sostanze nel nostro organismo. Non dimentichiamoci poi del valore affettivo che determinati cibi, siano essi nutrienti o meno, hanno per ciascuno di noi (https://istitutonemi.com/2019/08/12/il-simbolismo-del-cibo/).

Il consumatore moderno, sempre più attento agli aspetti salutistici dei cibi che acquista, spesso, abbina al consueto regime alimentare un’integrazione a base di novel food, cibi funzionali ed integratori alimentari. Abbiamo idea del significato di ogni singolo termine? Sappiamo realmente cosa stiamo introducendo nel nostro corpo? Che azione hanno questi prodotti? Scopriamolo insieme.

Integratori alimentari

La normativa di settore definisce gli integratori come prodotti alimentari che interagiscono con la comune dieta. Gli integratori sono quindi considerati come degli alimenti che costituiscono una fonte concentrata di nutrienti come, ad esempio, di vitamine e minerali. La somministrazione avviene in forma predosata, sotto forma di capsule, compresse, bustine e flaconcini. In virtù della somiglianza con le forme farmaceutiche dei farmaci, gli integratori alimentari, non vanno confusi con questi ultimi. Essi, infatti non hanno un’efficacia terapeutica, ma la capacità di ottimizzare lo stato di benessere dell’organismo con l’apporto di nutrienti o di altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico in caso di carenza o aumentato consumo (https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1267&area=Alimenti%20particolari%20e%20integratori&menu=integratori).

Nuovi alimenti (novel food)

Sono definiti novel food o nuovi alimenti, i cibi, le tecniche di produzione, i trattamenti o le tecnologie alimentari il cui consumo non era diffuso in Unione Europea prima del 15 maggio 1997. In questa data, infatti, è entrato in vigore il Regolamento UE 258/97 riguardante i nuovi alimenti.

I novel food non sono un concetto nuovo. Nel corso della storia l’umanità ha scoperto nuovi cibi, ingredienti e nuovi modi per produrre o cuocere cibo. Basti pensare ai cibi introdotti in Europa grazie alla scoperta delle Americhe come i pomodori, il mais o il cacao che oggi sono parte integrante della nostra dieta. Nuove fonti di cibo arrivano in continuazione sulla nostra tavola grazie alla globalizzazione, alle diversità etniche ed alla continua ricerca di nuovi nutrienti (https://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/novel-food).

Alimenti Funzionali

Un alimento è definito funzionale se, oltre alle sue capacità nutrizionali, possiede anche capacità tali da farlo agire positivamente su una o più funzioni fisiologiche. Gli alimenti funzionali sono quindi in grado di contribuire positivamente allo stato di salute o di ridurre il rischio di insorgenza di alcune malattie. Questi alimenti hanno l’aspetto dei cibi naturali e non vengono mai dispensati sotto forma di pillole, compresse o flaconcini. Questa caratteristica permette di distinguere gli alimenti funzionali dagli integratori alimentari. All’insieme dei cibi funzionali sono assimilabili, ad esempio, anche i cereali addizionati di vitamine o la pasta arricchita in fibre per i diabetici. Altri esempi di cibi funzionali naturali possono essere i broccoli e i pomodori ormai noti per le loro proprietà antiossidanti (https://www.efanews.eu/).

Conclusioni

Una dieta sana ed equilibrata fornisce tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno, ed è fondamentale per favorire il benessere nel contesto di uno stile di vita sano ed attivo. Spesso non ci rendiamo conto che tanti cibi funzionali naturali fanno già parte della nostra dieta tradizionale (vedi dieta mediterranea). In generale, il consumo di alimenti funzionali arricchiti o di integratori alimentari non deve essere dettato dalla convinzione di poter compensare gli effetti negativi di comportamenti alimentari scorretti. L’utilizzo di questi ultimi va preso in considerazione solo nel momento in cui se ne ravvisi effettivamente la necessità e sempre sotto consiglio di un professionista preparato, che sappia valutare i corretti dosaggi e conosca le eventuali interazioni.

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