L’EQUILIBRIO

UNA RICERCA FONDAMENTALE

L’equilibrio e la sua importanza

Funamboli, circensi, bambini che tolgono per la prima volta le rotelle dalla loro bicicletta nuova fiammante. Ecco probabilmente cosa ci viene subito in mente quando pensiamo all’equilibrio. Certo, questo ci permette di non sentirsi direttamente coinvolti in questa ricerca. Nella vita quotidiana difficilmente ci troveremo ad affrontare situazioni di spettacolari prove di abilità di equilibrio estreme. Ma tra equilibristi ed equilibrati la differenza è chiara, per quanto non immediata.

Soprattutto in questo momento di nuove chiusure, paure che si amplificano, sorrisi ed espressioni nascosti che lasciano spazio solo allo sguardo, spesso diffidente. Soprattutto ora, dicevo, questa ricerca diventa fondamentale.

Già al nostro risveglio siamo bersagliati da pensieri, impegni, messaggi di gattini e caffè, appuntamenti, lavoro, scuola. Leggiamo meme arrabbiati e proviamo ad affrontare smartworking o dad o la semplice organizzazione di ciò che è necessario. E poi il traffico, i mezzi pubblici con le distanze e il problema di capienza. Colazioni frettolose e pranzi ingoiati senza badare troppo al gusto che dovrebbe essere accompagnato dalla preziosa parola “pausa”, soprattutto dai pensieri ingolfati.

Quindi ancora appuntamenti, magari online, uscite e rientri (quando sono consentiti) e attività sempre più necessarie per ridurre lo stress. Pratiche sempre più ridotte da questo maledetto fantasma che ci costringe a mascherarsi per restare “distanti ma vicini”, magari con la sola possibilità di farle davanti ad uno schermo.

Prepariamo (frettolosamente) una cena per poi schiantarci sul divano di fronte ad una serie tv o un film. Se proprio ci va male, un programma che ci ricordi quanto è migliorabile questo strano mondo. Finalmente esausti, si arriva al letto sperando di riuscire a crollare per recuperare le forze e ricominciare tutto da capo.

Se vi ritrovate a spanne, o precisamente, in qualche parte del quadro che abbiamo appena tratteggiato, questo famigerato equilibrio forse tocca proprio andarlo a cercare.

E allora arriviamo al punto: riuscire a condurre la vita quotidiana con una aspettativa prestazionale nei confronti di sé stessi così forte è difficile. Soprattutto senza sbilanciarsi, inciampare, distrarsi, indebolirsi o addirittura ammalarsi. Roba da supereroi!

TRE SEMPLICI CONSIGLI PER UN BUON EQUILIBRIO

Evitiamo che il significato di equilibrio resti una vuota idea senza risvolti pratici, concreti e verificabili, provando a mettere in pratica tre semplici consigli.

Si possono personalizzare, senza esagerare ovviamente, e anche nella loro semplicità rischiano di far saltare abitudini, aiutando a fare propri questi concetti attraverso l’esperienza personale:

  • Sveglia sì, altre app dello smartphone no

Può sembrare banale, anacronistico e noioso, soprattutto per chi si è appena scaricato una di quelle fantasmagoriche app che monitorano e migliorano il sonno. Vero è però che aprire gli occhi e iniziare a riempirli di immagini, messaggi ed impegni, fa partire la giornata subito “senza fiato”. E con lo smartphone, non mentite, ci caschiamo tutti.

  • La colazione: sarebbe meglio abbondante

È noto a tutti che dovrebbe essere il pasto più importante della giornata, anche se per lo più viene saltata a piè pari. A casa o al bar viene spesso consumata con un frettoloso caffè e, se va bene, un cornetto. Ora, senza pretendere di stravolgere abitudini resistenti (lo so che sarei un povero illuso chiedessi di rivedere radicalmente questa abitudine), almeno non intossichiamoci con terribili notizie radiotelevisive per colazione. Avremo sicuramente tutto il giorno per essere invasi da informazioni, spesso anche non richieste. Ricordiamoci che non ci nutriamo solo di cibo.

  • Quattro passi e un respiro

Questi numeri non vanno presi alla lettera, ovvero non mettiamoci a contare passi e respiri. Aggiungerne ogni giorno un po’ però può fare davvero la differenza! Passi che sgranchiscono, rimettono il sangue in circolo, muovono muscoli e pensieri. Respiri profondi che ci riempiano i polmoni e che ci facciano soffiare fuori, a lungo, qualche noia o malumore, davvero possono essere una rivoluzione! Ricordandoci anche che il movimento, specie all’aria aperta, aiuta davvero a rinforzare il nostro sistema immunitario e la nostra salute in generale.

BASTA DAVVERO COSÌ POCO?

Lo so, lo so. Non è che con queste tre (all’apparenza) semplici pratiche quotidiane  la nostra ricerca verso l’equilibrio si esaurisca, anzi. Però può permettere di iniziarla: aiuta a verificare la nostra capacità di autodisciplina senza la quale questa ricerca non riuscirà nemmeno a partire.

Se non riusciamo a mettere in pratica, tutti i giorni, neanche queste tre piccole cose, è prematuro, se non inutile, affrontare l’importanza di come mettere in relazione, in equilibrio, mente e corpo, anima e corpo, psiche e soma. Insomma ritornare ad essere interi. Il segreto in fondo è tutto lì, ed i modi per poterci arrivare sono diversi, alla mano e validissimi.

Esistono studi modernissimi e pratiche antichissime che persone ispirate ed eccezionali, prima di noi, hanno cercato e praticato mettendoceli a disposizione. Naturopatia, mindfulness, fitoterapia, shiatsu, yoga, meditazione, aromaterapia, fiori di Bach, iridologia, musicoterapia, riflessologia e tantissime altre discipline sono a nostra disposizione.

Ma senza la curiosità, la disciplina e la pratica, restano suggestioni affascinanti che solleticano solo la nostra mente. Credere che qualcun altro possa metterci in equilibrio senza che noi per primi si sia disposti ad agire e metterci nelle condizioni di ottenerlo, è una pura illusione. 

Se questo articolo e queste piccole pratiche ti hanno spinto a volerne sapere di più, commenta, contattaci, scrivi e insieme potremo approfondire questi argomenti che hanno un enorme potere di prevenzione per la nostra salute. Salute e benessere che non possono essere solo psicologici o fisici: noi siamo persone intere.

“Prevenire è meglio che curare” non è solo uno spot di qualche anno fa, e non vale solo per i nostri denti. Soprattutto in questo periodo in cui viviamo la quotidianità in una sensazione emotiva di continua emergenza.

“Primum non nocere”

IPPOCRATE

Per approfondimenti: https://istitutonemi.com/2019/10/31/resistenza-al-cambiamento/ , https://istitutonemi.com/2019/10/29/il-potere-del-cambiamento/

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