Ho fondato l’Istituto NeMI per poter offrire una formazione seria e completa a misura di persona. Una scuola che insegni non solo a fare i naturopati, ma ad essere naturopati, esprimendo al massimo livello le proprie potenzialità in questo bellissimo lavoro.
Ho guadagnato la stima e l’affetto dei miei allievi perché metto a loro disposizione tutto ciò che ho imparato e non li abbandono mai. Quando hanno dubbi o si trovano in difficoltà sanno che possono sempre contare su di me. Ho a cuore che diventino straordinari naturopati, perché il loro successo è anche il mio.
Perché ho fondato l’Istituto NeMI
Una difficile storia familiare mi ha messa a contatto fin dall’infanzia con un tipo di sofferenza che ha poco di fisico, ma è in grado di divorare l’anima. Ho cominciato presto a cercare di dare sollievo alle persone care, perché nessuno sembrava poterle aiutare, ma i miei strumenti erano troppo limitati.
Per questa ragione ho deciso di studiare medicina: volevo diventare psichiatra per imparare a curare i mali dell’anima. Per seguire il corso di psichiatria dovetti attendere il quinto anno di università, quando finalmente ebbi la possibilità di svolgere anche il tirocinio in reparto. Mi aspettavo di trovare un ambiente bello e curato, che suggerisse sensazioni e pensieri piacevoli e invece mi trovai in luogo lugubre, grigio e triste. Persino le infermiere avevano gli occhi segnati e i volti scuri, tanto da confondersi quasi con i pazienti. L’approccio alla sofferenza era sempre farmacologico, anche se abbinato alla psicoterapia nella maggioranza dei casi. Ma dell’anima non c’era traccia.
Avevo la sensazione che mancasse qualcosa di fondamentale e mi resi così conto che non era l’approccio che cercavo, non mi corrispondeva affatto. Una volta realizzato questo, non aveva senso per me continuare. Sono una gran testona e quando qualcosa perde per me il suo senso profondo crolla anche la mia motivazione, così lasciai medicina.
La svolta verso la naturopatia
Mi avvicinai alla naturopatia alla ricerca di un modo diverso di vedere l’essere umano e le sue sofferenze. Grazie agli studi presso l’A.e.me.tra. ho potuto conoscere le medicine tradizionali con il loro splendido, poetico modo di descrivere e spiegare il funzionamento dell’essere umano. Ben lontane dalla new age, le medicine tradizionali mi hanno svelato il potenziale trasformativo della naturopatia. Qui ho finalmente trovato la profondità e le risposte che cercavo.
Terminati gli studi e fatta la dovuta esperienza sul campo, ho accettato il ruolo di docente all’A.e.me.tra, scoprendo così il mio grande amore per l’insegnamento. Poche cose mi danno più gioia di vedere gli allievi crescere, imparare e diventare sempre più autonomi e indipendenti. E’ bellissimo vederli accendersi di interesse e curiosità quando seguono i miei corsi. Gli allievi sentono l’amore con cui insegno (parole loro, non mie) e sanno che ho a cuore il loro apprendimento. Per questo sono diventata sempre più un punto di riferimento, a cui chiedere consiglio, sostegno e supervisione. Sono loro ad avermi dato la spinta per fondare l’Istituto NeMI, una volta lasciata l’A.e.me.tra e hanno tutta la mia gratitudine.
Perché una nuova scuola di naturopatia
Ho passato anni a rispondere alle domande allarmate di studenti che stavano terminando il percorso e non si sentivano pronti al lavoro. Non avevano idea di come avvicinarsi ad una persona, impostare un colloquio o mettere insieme tutte le informazioni ricevute ragionando su un caso reale. Si sentivano insicuri e spaesati e, di conseguenza, spesso erano tentati di abbandonare l’idea di fare davvero i naturopati.
Per essere onesti, nel corso della mia esperienza ho potuto constatare che questi sono limiti comuni a molte scuole. Alcune puntano sulla clinica e la conoscenza dei rimedi, altre sugli aspetti psicosomatici, altre ancora su quelli filosofico-esistenziali. Tantissime tuttavia dimenticano il vero obiettivo dell’insegnamento: formare naturopati. Non erboristi, filosofi, alchimisti o omeopati, ma naturopati che un giorno si troveranno di fronte a persone in difficoltà e dovranno essere in grado di aiutare.
La mia visione della formazione
Per essere utili è necessario sviluppare un forte senso di responsabilità, per questo è indispensabile essere ben preparati sotto tutti i punti di vista.
Lavorare sulla salute impone di conoscere come funziona un corpo sano. Questo richiede delle basi solide di anatomia e fisiologia, chimica biologica e fitofarmacologia. Queste discipline tuttavia sono trattate superficialmente o non vengono trattate affatto nella maggior parte delle scuole.
Anche la gestione del colloquio richiede diverse competenze, che vanno coltivate nel percorso di studi. Per svilupparle servono delle adeguate basi di psicologia della relazione oltre ad un serio lavoro pratico ed esperienziale. Conoscere bene i rimedi non basta, è necessario imparare a ragionare per essere in grado di fare un’analisi della persona che si ha davanti. Serve tanta pratica e pochissime scuole dedicano a questa parte il tempo sufficiente e le supervisioni per i neo-naturopati non sono quasi mai contemplate.
https://istitutonemi.com/2019/04/12/vuoi-diventare-naturopata/
http://worldnaturopathicfederation.org/wp-content/uploads/2015/12/White-Paper_FINAL.pdf
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