
Il contatto fisico è una delle prime forme di interazione e comunicazione per l’uomo. La necessità del contatto per lo sviluppo di un individuo sano è stata ampiamente dimostrata. Ma cosa dire degli anziani? Hanno ancora qualcuno che li accarezzi o li tocchi con affetto? Purtroppo spesso la risposta è no. Il massaggio nell’anziano può avere allora un grande valore umano, con importanti ricadute positive sulla sua salute fisica e mentale.
Quale messaggio possiamo trasmettere con il contatto fisico?
La lingua parlata si avvale di regole predefinite e standardizzate per inviare un messaggio. Al contrario, nel contatto fisico non esistono regole di comunicazione standard, perciò possiamo affermare che in questo modo sveliamo la nostra vera identità. Questa, inoltre, viene arricchita dal nostro stato d’animo e da ciò che realmente sentiamo e che vogliamo comunicare attraverso il tocco.
Il contatto è la forma di comunicazione più arcaica, più sincera, che mette in luce la nostra vera identità. Per comprenderlo basti pensare a quante cose si possono comunicare con una semplice stretta di mano! Attraverso il contatto esprimiamo chi siamo e come ci sentiamo in quel momento. Ma il valore del contatto non si limita alla comunicazione: in forma di massaggio, infatti, ha un ampio riconoscimento nel campo medico e del benessere. Possiamo trovare il massaggio terapeutico, sportivo, olistico, drenante…. Tutte tipologie indirizzate a specifici utenti, tra cui, spesso, le persone anziane non compaiono.
Il massaggio nell’anziano
Con l’invecchiamento si ha una progressiva degenerazione sensoriale che compromette, in modo particolare, la vista e l’udito. Via via che aumenta la difficoltà a vedere e sentire con chiarezza, l’anziano si sente sempre più tagliato fuori, isolato, anche quando è circondato dai propri cari. Attraverso il contatto fisico, tuttavia, si possono attenuare le conseguenze di questa degenerazione. L’utilizzo del tocco fisico restituisce infatti una dimensione reale, presente e non compromessa dall’invecchiamento degli altri sensi. Attraverso il contatto possiamo offrire all’anziano una coccola, un momento di attenzione e presenza, un gentile prendersi cura. In questo modo possiamo aiutarle a recuperare il senso di appartenenza e calore che tanto spesso vengono a mancare alle persone di una certa età.
I benefici del massaggio nell’anziano
Oltre ciò, il massaggio nell’anziano è in grado di prevenire e migliorare diverse problematiche legate alla senescenza. Prima di tutto aumenta l’elasticità e il tono muscolare, contrastando la fisiologica riduzione della massa muscolare, tipica dell’anziano. In secondo luogo, migliora la mobilità delle articolazioni, spesso irrigidite dall’artrosi o da malattie reumatiche. Infine, migliora la circolazione sanguigna nella zona trattata, permettendo all’anziano di muoversi più liberamente e con meno dolore. In questo modo, si rallenta la progressione dei fenomeni degenerativi.
Ma i benefici del massaggio per l’anziano non finiscono qui. Le pubblicazioni scientifiche in merito alla fisiologia dell’invecchiamento ci mostrano come le demenze siano tra le patologie più diffuse in età avanzata. In queste malattie degenerative l’anziano perde gradualmente il contatto con ciò che lo circonda, fino a non riconoscere più le persone care o il proprio ambiente. Anche esprimersi a parole e comprendere il linguaggio diventa sempre più difficile. Il canale del contatto, tuttavia, resta aperto. E’ infatti sempre possibile sfruttare il massaggio non solo come strumento di rieducazione funzionale, ma anche come metodo di comunicazione sensoriale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10603811).
Chi può fare il massaggio agli anziani
Per fare un massaggio non è necessario essere degli esperti. Infatti, il massaggio intesto come semplice contatto fisico può essere fatto da chiunque senza controindicazioni particolari, attenendosi ad alcune semplici indicazioni. Per prima cosa, è importante creare un’atmosfera confortevole ed accogliente che fornisca all’anziano la possibilità di stare comodamente seduto o sdraiato. E’ bene porsi in una condizione di disponibilità e comprensione, ascoltando con sincero interesse ciò che la persona ci comunica. Poter condividere i racconti sulla gioventù, il proprio vissuto e le proprie esperienze è importantissimo per restituire valore e significato all’avanzare dell’età. Già soltanto questo garantisce un miglioramento dell’umore.
Il massaggio avviene sfiorando tutte le parti del corpo partendo dalla schiena, salendo verso il collo per dirigersi poi verso gli arti superiori, fino alle mani e proseguendo infine con gli arti inferiori fino ai piedi. I movimenti devono essere lenti, circolari e dolci. E’ importante non esercitare eccessiva pressione, specialmente nelle zone articolari, che sono maggiormente soggette a dolori.
Con un semplice gesto e un po’ del nostro tempo, abbiamo la possibilità di offrire ad una persona anziana nuovi significativi stimoli positivi. Ciò che per noi può essere un semplice tocco, per l’anziano si traduce in supporto, reintegrazione e soprattutto “vicinanza”. Quale miglior antitodo all’avanzare dell’età?
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