Il terreno del naturopata

Oggi la naturopatia si sta diffondendo sempre di più, ma i contorni che delimitano e definiscono la figura dell’operatore sono quanto mai sfumati. In realtà, il terreno del naturopata non è mistico o magico come quello di uno stregone, ma neppure sovrapposto a quello medico o dello psicoterapeuta.

Assumere un approccio olistico, proprio del naturopata, non significa infatti aderire alla new age, che tende a sfociare nella pura fantasticheria. Piuttosto vuol dire osservare l’uomo come sistema complesso, in cui i diversi livelli di esistenza (fisica, emozionale, mentale e spirituale) agiscono insieme e si influenzano reciprocamente. Significa guardare la persona nel suo contesto, tenendo conto prima di tutto della sua natura unica.

L’oggetto di indagine del naturopata

Chiarite le influenze new age, ciò che maggiormente differenzia il naturopata dal medico o dallo psicoterapeuta è l’oggetto primario della sua indagine, nonché del suo intervento. Se il medico e lo psicoterapeuta infatti hanno come focus la malattia fisica o psichica, il naturopata osserva e interviene sul Terreno.

Per il Naturopata, il Terreno è il nostro substrato psicofisico: rappresenta l’insieme dei caratteri ereditati dai genitori e modulati dalle risposte adattative, sviluppate nel corso della vita.

Il terreno fisico per il naturopata

Sul piano fisico, il terreno definisce le nostre caratteristiche biologiche, come la presenza o assenza di un enzima, la tendenza a somatizzare le tensioni in un certo modo e la capacità reattiva del sistema immunitario.

Ci sono persone che contraggono l’influenza al primo giorno di epidemia e smettono di tossire in primavera; altre che non se ne accorgono neppure, ma starnutiscono per mesi a causa delle allergie ai pollini. Alcuni somatizzano la tensione a livello dello stomaco, con gastrite, reflusso o intestino irritabile, mentre ad altri viene la cistite. Chi non dorme di notte, chi quando è in crisi non fa altro che dormire…

Il terreno psichico per il naturopata

Allo stesso modo, sul piano psichico, le caratteristiche innate si mescolano con le strategie di adattamento messe in atto nel corso della vita, delineando il nostro approccio alle esperienze. In questo modo, influenzano sia l’interpretazione gli eventi, sia la risposta che diamo ad essi. Per alcuni, ad esempio, le sfide sono uno stimolo, mentre per altri costituiscono una fonte di ansia; c’è chi affronta il cambiamento con entusiasmo e chi è terrorizzato all’idea di non avere tutto sotto controllo.

Il modo di vedere la realtà condiziona il livello di felicità: il filtro che il nostro terreno psichico ci pone davanti agli occhi tenderà infatti a sottolineare ed evidenziare sempre di più le nostre vulnerabilità. Una persona che si sente a disagio nel proprio corpo tenderà a interpretare con questo filtro gli sguardi di chi incrocia per strada: penserà che stiano giudicando i suoi difetti, senza considerare che magari stanno guardando il suo bellissimo vestito nuovo.

Tutti noi abbiamo delle vulnerabilità e dei punti di forza che dipendono dal nostro terreno.

Qual è il terreno del naturopata?

Il terreno del naturopata è proprio questo: andare a sondare, attraverso il colloquio e l’osservazione, le attitudini fisiche e psichiche della persona, che delineano il suo modo di funzionare sui diversi piani esistenziali. Messe in luce queste caratteristiche, l’operatore interviene riequilibrando l’intero sistema. Fisicamente questo comporta un miglioramento della risposta organica, del metabolismo, dei sistemi di adattamento e delle difese immunitarie. Allo stesso modo, sul piano psichico, favorisce la resilienza e la riattivazione delle risorse interiori nonché lo sviluppo di un maggiore senso di padronanza e stabilità.

A questo proposito, è interessante riportare la visione dell’OMS sulla naturopatia:

“In generale, la naturopatia privilegia la prevenzione, il trattamento e la promozione della salute ottimale attraverso l’uso di metodi terapeutici e modalità che incoraggiano il processo di auto-guarigione – la vis medicatrix naturae. L’approccio filosofico della Naturopatia comprende la prevenzione delle malattie, l’incoraggiamento della intrinseca capacità di guarigione del corpo, il trattamento naturale di tutta la persona, la personale responsabilità per la propria salute e l’istruzione dei pazienti per promuovere la salute attraverso un adeguato stile di vita. La Naturopatia miscela la millenaria conoscenza delle terapie naturali con gli attuali progressi nella comprensione della salute e dell’essere umano stesso.”

OMS – Benchmarks for training in Naturopathy

Conoscere il terreno del naturopata permette di fugare i dubbi relativi agli ambiti di competenza dei diversi professionisti della salute, aprendo le porte al dialogo e all’integrazione dei differenti approcci terapeutici, a beneficio di tutti.

Per approfondimenti:

http://apps.who.int/medicinedocs/en/m/abstract/Js17553en/

https://istitutonemi.com/2019/03/19/naturopatia-oms/

One Comment

  1. Pingback: Gli oligoelementi: strumenti per riequilibrare il terreno - Istituto NeMI | Scuola di Naturopatia Professionale

Dicci cosa ne pensi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.