Il potere del pensiero

potere del pensiero

Pensiero positivo…

“Pensa positivo!” Tutti noi l’abbiamo detto, ascoltato o cantato almeno una volta nella vita. E in effetti il pensiero positivo e il potere della mente sono temi oggi di gran moda. Ma è vero che ciò che ci frulla nel cervello può in qualche modo influenzare quello che viviamo? Possiamo davvero cambiare la realtà che viviamo attraverso le nostre onde cerebrali?

In effetti, se parliamo di rimedi naturali, cosa c’è di più naturale della nostra mente?

… e pensiero creativo

Per prima cosa vorrei fare una distinzione tra pensiero positivo e pensiero creativo. Mentre il primo è, a parer mio, un concetto più superficiale e new age, il secondo prevede un notevole lavoro intellettuale e di ascolto di sé. Come suggerisce il nome stesso infatti, il pensiero creativo implica la creazione di nuove condizioni e nuove sensazioni. Questo, inoltre, ha ricadute estremamente positive nella gestione dello stress (https://istitutonemi.com/2019/10/10/lo-stress-tra-luoghi-comuni-e-verita/)

Il potere del pensiero nel concreto

Pensiamo a una situazione che ci mette in difficoltà, come ad esempio affrontare la nostra innata timidezza, parlando davanti ad un pubblico. Sarà facile provare, alla sola idea, una certa ansia da prestazione. Come possiamo sfruttare il nostro pensiero per arrivare all’evento il più preparati possibile? Non basta immaginarci mentre parliamo a voce alta e ferma, con un’ottima proprietà di linguaggio, rispondendo brillantemente a tutte le domande. Dobbiamo agire sulle emozioni che l’idea di questa situazione ci suscita. Prendiamoci del tempo per visualizzare la scena, entrandoci dentro in profondità. Immaginiamo che ci venga rivolta una domanda che richiede una risposta articolata e complessa e riconosciamo che la paura di non saper rispondere in modo adeguato ci manda in confusione.

Come possiamo rappresentare questa condizione? A me viene in mente l’immagine di una nuvola di moscerini che vortica rumorosamente attorno alla mia testa, impedendomi di pensare lucidamente. Il pensiero creativo prevede che si compia un’azione per migliorare la situazione. Si può, ad esempio, immaginare un’invisibile rete che piano piano intrappola gli esserini molesti e man mano che ciò avviene i pensieri si fanno sempre più chiari. Oppure possiamo visualizzare un casco da astronauta che ci protegge, concedendoci lo spazio di calma e silenzio necessario per ragionare. Possiamo sbizzarrirci a nostro piacimento, non c’è limite alla fantasia!

Provare per credere

Quando mi sono accostata a questo tipo di esercizi mentali, devo ammetterlo, le mie riserve erano molte: ma figuriamoci se può servire una cosa del genere! In realtà, ne ho tratto grande beneficio, perché mi permettevano di dare una forma alle mie sensazioni. Un’emozione non può essere modificata esclusivamente decidendo di provarne un’altra, mentre uno scenario mentale può essere trasformato, arricchito, cambiato e di conseguenza anche le sensazioni ad esso associate. Se praticati con una certa costanza, questi esercizi ci aprono le porte del nostro mondo interiore. In questo modo, possiamo riconoscere le difficoltà che in esso si celano, aumentando la nostra consapevolezza, intesa come conoscenza di noi stessi e delle dinamiche che ci muovono. Di conseguenza, ci riappropriamo del potere di azione, senza aspettare che l’aiuto arrivi dall’esterno. Alfred Adler, il padre della psicologia individuale, sosteneva infatti che ognuno di noi è il massimo esperto dei propri problemi.

Perché dunque non guardarci dentro per trovare una possibile soluzione?

N.B. Come sempre, parlando di naturopatia, mi riferisco a situazioni e problematiche che rientrano negli scleri quotidiani che ognuno di noi può vivere; quando il disturbo e la disarmonia diventano patologia va da sè che l’intervento di uno specialista, quale lo psicoterapeuta, è fortemente raccomandato.


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